A causa dell’emergenza Coronavirus molti hanno visto annullati viaggi, voli e soggiorni già pagati.
In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza in una questione ad oggi ancora irrisolta e di dare dei suggerimenti per tutelarsi.
La normativa italiana autorizzava le agenzie di viaggio ed i tour operator ad emettere voucher ai propri clienti, invece di procedere al rimborso in denaro del viaggio.
I voucher garantivano la possibilità di godere della vacanza in un secondo momento, a pandemia passata.
I viaggiatore non aveva, però, nessuna possibilità di richiedere il rimborso in denaro delle somme già corrisposte.
In realtà, questa scelta contrasta con la normativa Europea.
Il passeggero o il viaggiatore hanno, infatti, il diritto di scegliere tra l’emissione di un voucher ed il rimborso in denaro del viaggio.
Ad oggi la Commissione Europea ha denunciato l’Italia per infrazione della normativa europea.
Ma nel frattempo come tutelarsi?
Il nostro consiglio è quello di procedere con l’invio di una formale lettera di messa in mora da inviare all’operatore.
Nella raccomandata A/R o nella P.E.C. il viaggiatore dovrà richiedere espressamente il rimborso in denaro del viaggio annullato.
Si dovranno inserire i propri dati, la descrizione del viaggio (es. biglietto aereo – pacchetto turistico etc..) e la somma di denaro corrisposta.
Suggeriamo, inoltre, di inserire gli estremi per il rimborso: assegno, riaccredito su carta di credito, bonifico su IBAN.
E’ bene ricordare che potranno inviare tale richiesta anche colore che hanno già accettato il voucherper paura di perdere i soldi del viaggio.
Ad oggi la questione non è ancora risolta, seguiremo la pronuncia della Corte di Giustizia di Lussemburgo, ma con l’invio della lettera di messa in mora il viaggiatore avrà la possibilità di ottenere il rimborso in tempi più celeri.
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Per ogni ulteriore chiarimento, non esitate a contattarci.